Banche e mafia, il grande affare by Giuseppe Caruso & Davide Carlucci

Banche e mafia, il grande affare by Giuseppe Caruso & Davide Carlucci

autore:Giuseppe Caruso & Davide Carlucci [Caruso, Giuseppe & Carlucci, Davide]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2013-04-11T22:00:00+00:00


Una strana banca

Come abbiamo accennato, l’inchiesta della procura di Milano parte grazie ai risultati di un’ispezione presso la Bpm condotta dalla Banca d’Italia e i cui risultati vengono trasmessi ai magistrati milanesi nel giugno del 2011.

Ponzellini è presidente dell’istituto da più di due anni (dal 25 aprile 2009) e la situazione che gli uomini di Bankitalia si trovano davanti è piuttosto preoccupante. Vengono registrate gravi lacune nel settore della governance, del merito del credito concesso e dei presidi antiriciclaggio. In modo particolare, per quanto riguarda il credito, gli ispettori segnalano l’esistenza di «un significativo rischio non correttamente segnalato alla Vigilanza». Questo perché una quota assai rilevante, il 43%, riguarda il settore immobiliare e il fatto, sottolinea nella sua ordinanza il gip Di Censo, appare come «un’esposizione incoerente rispetto alla vocazione della banca e alla sua collocazione in un territorio ad alta concentrazione di imprese manifatturiere».

Inoltre, molti dei gruppi beneficiati da questi crediti hanno «legami personali con lo stesso presidente Ponzellini, quali il gruppo Ligresti [importante azionista di Impregilo, società nella quale Ponzellini riveste la carica di presidente del Cda], il gruppo Caltagirone, il gruppo Atlantis, Finsevi spa». Gli ispettori di Bankitalia sottolinenano anche lo scarso approfondimento dell’attività di istruttoria per concedere i crediti e l’interessamento diretto in queste situazioni da parte dello stesso Ponzellini.

La procura riceve il rapporto e attraverso una serie di indagini constata una situazione ben peggiore di quella segnalata dagli ispettori. I magistrati milanesi ritengono di trovarsi davanti a un’associazione a delinquere di cui fanno parte, oltre a Ponzellini e Francesco Corallo, anche il direttore generale di Bpm, Enzo Chiesa, il commercialista di fiducia del presidente di Bpm, Guido Rubbi, il parlamentare Marco Milanese, ex capitano della Guardia di finanza e uomo assai vicino a Giulio Tremonti, l’avvocato Onorio Battista Amoruso, ex consigliere regionale del Pdl, e Antonio Cannarile, un personaggio venuto dal nulla e che in questa vicenda ha svolto un ruolo decisivo.

Cannarile, classe 1974, è uno strano tipo di manager. Alla Bpm negli oltre due anni di gestione Ponzellini, è stato per importanza un gradino sotto al solo presidente, pur non rivestendo nessun ruolo ufficiale nella banca.

Quando gli inquirenti procederanno alla perquisizione degli uffici di Bpm in cerca di carte, ne troveranno una che attesta l’unico legame formale di Cannarile con l’istituto: un contratto a progetto di collaborazione coordinata e continuativa sottoscritto dallo stesso manager e da Ponzellini per Bpm. Il progetto consiste nel «supporto alla presidenza per le relazioni con la Pubblica amministrazione centrale e locale e con le grandi imprese»****. Salario da 50.000 euro.

Il gip Di Censo, firmataria dell’ordinanza di custodia cautelare che porterà in carcere Cannarile, definisce il contratto «vago e indeterminato, con false finalità di copertura». E per confermare questa sua convinzione il giudice milanese sottolinea come lo stesso Cannarile abbia beneficiato di «62.000 euro a titolo di rimborso spese, somma vistosamente incompatibile con l’attività professionale svolta nell’interesse del presidente e non della banca. La totale assenza di controllo da parte di Bpm sul pagamento di queste spese irragionevoli dimostra l’anomalia del rapporto intrattenuto da Cannarile con la banca».



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.